Sarà inaugurata a Palermo venerdì 5 luglio alle ore 19.00 dal critico e curatore d’arte Aurelio Pes, la mostra Henry Unger – Vento del Nord, saranno presenti l’Artista e Lorenzo Zichichi del Cigno. In esposizione 17 opere, tre tempere e quattordici grandi incisioni ad acquatinta\acquaforte. La mostra ideata da Gigliola Beniamino Magistrelli e organizzata dalla Galleria Artetika di Palermo propone una visione completa dell’espressione Naturalistica trascendentale di Unger , in un limpido omaggio alla forza comunicativa di queste immagini potenti e delicate allo stesso tempo. Visitabile fino al 28 luglio. Secondo Antonino Zichichi: «Il modo più immediato e completo per trasmettere messaggi sono le immagini. Ecco perché è l’Arte che riesce a comunicare in modo diretto, stimolando riflessioni su ciò che in un’opera d’arte l’autore ha voluto esprimere. Tra gli artisti d’oggi Unger è quello che ha dedicato una attenzione particolare al fine di tradurre in immagini alcune conquiste della Logica Matematica e della Scienza ». (…) Secondo Carla Esposito Hayter « ..Unger dipinge nel suo universo naturalmente poetico isole felici di sogni e di favole, stabilendone di volta in volta le forme, crea immagini dal ritmo regolare, stabile, dove i movimenti interiori non sono traditi e gli oggetti della Natura esistono senza dolore.»
NOTE D’AUTORE
Henry Unger è nato a Stoccolma nel 1945, in una famiglia di artisti. Lo speciale interesse che Henry ha per la natura è l’impulso più forte per la sua arte. Questa attenzione fu sollecitata molto presto in lui dal suo bisnonno, il barone Axel Klinekowstrom, cacciatore, scienziato dilettante, esploratore e scrittore. Morì prima che Henry nascesse, ma gli lasciò una fantastica eredità: due stanze nel castello di famiglia piene di oggetti esotici e una grotta di Aladino a misura di bambino. Questo luogo divenne il nascondiglio segreto di Henry, dove poter fantasticare sugli oggetti che lo circondavano: alcuni animali impagliati, le corna di un’antilope, la pelle di un’ anaconda, lance e scudi, un kayak proveniente dalla Groenlandia, un microscopio e il primo telegrafo senza fili apparso in Svezia. Il barone scrisse anche una serie di libri d’avventura, che lo influenzarono a tal punto da fargli decidere, all’età di otto anni, che sarebbe diventato un uomo della natura, un cacciatore e un esploratore. Henry non ha mai percepito il legame tra natura ed arte così intensamente come in Africa, dove è entrato in contatto con la più originale e semplice delle civiltà. Negli ultimi dieci anni, Henry ha vissuto per lunghi periodi a Capri, un luogo dove trova quel contatto con la natura necessario a far nascere la sua ispirazione.
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Sabato dalle 10.00 alle 13.00. Ingresso gratuito
Artetika 5 Vetrine sull’Arte – Via Noto, 40 – Palermo