Uno, due, tre … si parte destinazione Patti e Tindari per la Settimana della Cultura: Patti “Città regia” e Tindari, organizzata dall’Associazione PFM (Progetto Futuro Migliore) con la collaborazione di alcuni albergatori della zona e il Comune di Patti, nei giorni del 16 e 17 aprile.
Grande successo e partecipazione per questa prima edizione, una manifestazione che ha coinvolto più di cento partecipanti, una presenza considerevole, considerando anche il maltempo che ha imperversato in quei giorni. Ben 11 le strutture ricettive coinvolte, hotels e bed and breakfast che hanno messo a disposizione le loro camere per il soggiorno gratuito dei partecipanti. L’ideatore di questo evento il Presidente dell’associazione, il Dott. Pietro Filippo Rizzo, coadiuvato dai soci, che in questi giorni si sono spesi al meglio per rendere gradevole il soggiorno dei partecipanti, un’organizzazione assolutamente perfetta e ineccepibile.
Il tour inizia sabato pomeriggio, con la visita guidata alla Villa
romana di Patti, la bellezza della villa in uno stridente contrasto con i piloni di cemento armato dell’autostrada, metafora del presente: i beni culturali che soggiacciono all’avanzata della modernità. Un sito archeologico che sicuramente meriterebbe maggiori attenzioni e ulteriori ricerche, la piccola saletta d’accesso alla villa ospita un’esposizione di alcuni reperti trovati in situ, sarebbe auspicabile l’esposizione degli altri reperti ritrovati . Dopo questa prima tappa ci siamo recati presso l’azienda vitivinicola “Antica Tindari”, per la visita alla cantina e una degustazione di vini e prodotti tipici, a guidare la visita la proprietaria, testimonial di un’azienda a conduzione familiare che unendo antiche tradizioni e macchinari di nuova generazione, riesce a mettere sul mercato vini di ottima qualità in gran parte destinati al mercato estero.
Il secondo giorno è stato dedicato alla visita del sito archeologico di Tyndaris, città greca, poi romana “Colonia Augusta Tyndaritanorum” che si estende alle spalle del Santuario Mariano del Tindari, una visita suggestiva sia per la bellezza del paesaggio, sia perché le strutture antiche si conservano in elevato, permettendo di cogliere le varie fasi architettoniche, le diverse tecniche impiegate nella costruzione delle strutture murarie e l’evolversi della città greca divenuta successivamente romana. La giornata prosegue con la visita del centro storico di Patti e alla Cattedrale, dove si conservano le spoglie della Regina Adelasia, moglie di Ruggero I. Nel centro storico mi ha particolarmente colpito la visita
all’Antico Caffè Galante, un caffè del 1929, frequentato da Quasimodo e dagli intellettuali dell’epoca, decorato e arredato in stile liberty siciliano, che ha conservato perfettamente i suoi arredi d’epoca , quando si entra all’interno sembra di fare un salto a ritroso, si è immersi in un’atmosfera rarefatta che evoca altri tempi.
Dulcis in fundo la passeggiata a Patti Marina, con visita delle botteghe artigianali delle ceramiche pattesi.
I vari spostamenti sono stati resi possibili dai pulmini messi a disposizione dal Comune di Patti, tutte le visite sono state fatte con l’ausilio delle guide, che hanno fatto un grande lavoro, in particolar modo la Dott.ssa Florio. I soci dell’associazione ci hanno accompagnato durante tutti i percorsi e durante tutti gli spostamenti, una presenza costante e attenta. Per me è stato un vero piacere conoscere quest’ associazione e costatare la dedizione e l’entusiasmo con cui si impegnano a valorizzare e a fare apprezzare le peculiarità e le ricchezze del territorio. Hanno organizzato una manifestazione che oltrepassando i soliti e stereotipati mezzi di promozione, ha fatto conoscere la propria città realmente, facendo convergere un cospicuo numero di partecipanti, che grazie all’esperienza vissuta, possono testimoniare, le infinite potenzialità che offre questo territorio : siti di interesse culturale, risorse ambientali (Riserva dei Nebrodi), luoghi per la balneazione, itinerari enogastronomici, artigianato locale.
Un territorio che dopo i fasti del passato, adesso è in uno stato di impasse, ma merita una maggiore attenzione. Auspico che si possa organizzare una seconda edizione, magari supportata maggiormente dall’amministrazione locale, che mi è sembrata un po’ latitante, certo anche un breve saluto da parte di qualche amministratore sarebbe stato gradito, di contro gli albergatori hanno dimostrato una grande disponibilità, accogliendo gli ospiti nei loro hotels.
Ovviamente questa è la mia percezione personale e soggettiva, invito gli altri partecipanti ad inviare dei commenti a quest’articolo. E per quelli che hanno disdetto a causa delle condizioni metereologiche … peccato … vi siete persi un bellissimo soggiorno e l’opportunità di conoscere dei luoghi incantevoli.
Angela Sclafani
Ottima iniziativa, assolutamente ben gestita dall’organizzazione locale.
Alto l’interesse storico/culturale (soprattutto la Villa Romana e Tindari) abbinato alla storica enogastronomia della provincia di messina che associa prodotti di mare (pesce locale) a prodotti tipici dell’entroterra (salumi, formaggi e vini).
Da consigliare a tutti.