Prorogata fino al 5 febbraio la mostra “Pezze di Storia” al Castello Ursino di Catania.
Prorogata fino al 5 febbraio, giorno dei festeggiamenti di Sant’Agata, patrona della città, la mostra “Pezze di Storia” in corso al Museo Civico Castello Ursino, che inaugurata il 22 luglio scorso avrebbe dovuto chiudere i battenti il 22 ottobre. Lo ha deciso il Sindaco Raffaele Stancanelli d’accordo con gli enti organizzatori – l’Assessorato Comunale alla cultura e ai grandi eventi e la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania, guidata da Vera Greco – alla luce dei nuovi dati di affluenza del pubblico. Oltre 8 mila visitatori in questi primi tre mesi di esposizione. Inaugurata nel pieno della stagione estiva per offrire a turisti e crocieristi di passaggio a Catania e alle migliaia di ospiti dei Mondiali di Scherma un’opportunità per conoscere la storia antica e recente della città, la mostra “Pezze di Storia” con la ripresa della scuola entra nel vivo della sua attività. Agli 8775 visitatori estivi, infatti, stanno per aggiungersi le decine di scolaresche così come i gruppi e le associazioni che in questi giorni prenotano le visite guidate.
Farsetti da donna – foto di Valerio D’UrsoIn mostra – per la prima volta nella storia della città di Catania – sono le straordinarie collezioni tessili dei Principi Biscari e dei Padri Benedettini. Collezioni già apprezzate da Goethe durante il suo viaggio in Italia nel maggio 1787, confluite nel 1934 nel Museo Civico e da allora mai esposte al pubblico. L’allestimento di Pezze di Storia porta la firma di Marella Ferrera che in qualità di concept creator ne ha progettato gli affascinanti ed evocativi allestimenti realizzati da Franco Buzzanca, direttore degli allestimenti scenici del Teatro Stabile. La direzione scientifica è delle storiche dell’arte Luisa Paladino e Carmela Cappa della Soprintendenza etnea.
Visitatori che seguono il percorso espositivo – foto di Elio GrimaldiIn mostra oggetti di raffinata fattura provenienti dalle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie che gli aristocratici esibivano a ospiti privilegiati. Fra le curiosità uno dei tre frammenti del mantello di Arrigo VI, padre di Federico II di Svevia (gli altri due sono al British Museum di Londra e nella Cattedrale di Palermo), carte da Tarocchi, paramenti liturgici ricamati in oro e argento, abiti e biancheria da collezione e il sontuoso baldacchino della processione del Sacro Chiodo, la reliquia della croce venerata a Catania con devozione pari a quella di Sant’Agata. Originale ed evocativo il concept dell’allestimento progettato dalla Ferrera: grandi cubi in legno diventano volumi espositivi, visionarie “stanze della memoria”, giganteschi telai dove i fili della narrazione di “Pezze di Storia” tracciano trama e ordito mentre cascate di tulle grigio si trasformano in patina del tempo che proietta ogni reperto in una dimensione spazio-temporale lontana dal presente. Particolarmente apprezzate dai visitatori le collezioni di abiti femminili d’epoca finemente ricamati, la raccolta di sofisticate calzature da donna (dal XVI al XVIII secolo) , borsette e ventagli insieme alla “Stanza del Cucito”, un omaggio a Donna Felicia Biscari – rievocata con un delicato ritratto d’epoca – arredata con tutti gli strumenti per filare, cucire e ricamare.
Informazioni 095-34-58.30. Orari: lun-sab 9-19, domenica 9-20. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 3.60, scolaresche 2 euro.Visite guidate, singole e a gruppi, su prenotazione. Massimo 15 persone e il costo del servizio è complessivamente di 14 euro.