La pluripremiata attrice Maya Sansa, ha aperto la quarta giornata del Taormina Film Fest nell’ambito di “Campus Taormina”.
“Amo la Sicilia, per me è rigenerante e ne ho sempre nostalgia – ha esordito così Maya Sansa , che torna spesso e con piacere soprattutto a Taormina ed a Stromboli. “Credo – ha affermato – che quel vulcano mi dia una grande positiva e ne approfitto appena posso per farvi ritorno ”.
Maya Sansa ha iniziato a studiare teatro a soli 14 anni, dopo la maturità classica ha seguito lo Shakespeare adition course al Covent Garden, tenuto da Rodney Archer a Londra e nel 1999 si è diplomata alla Guildhall school of music and drama di Londra.
“A chi vuol fare l’attore – ha detto Maya Sansa – consiglio la mia ricetta: studio, preparazione e conoscenza”.
Maya Sansa ha raccomandato alle centinaia di giovani presenti nella sala “Fondazione Roma Mediterraneo” del Palazzo dei Congressi di Taormina di studiare tanto in quanto non basta mettersi davanti alla macchina da presa per recitare una parte. “Bisogna prepararsi per anni e con buoni insegnanti. Ciò è fondamentale – ha spiegato la Sansa – in quanto l’attore non vende se stesso ma un personaggio che deve saper essere interpretato. Da non sottovalutare – ha aggiunto – è il rapporto di fiducia con il regista, senza il quale è impossibile raggiungere gli standard qualitativi che il pubblico si aspetta”.
“Nel cinema d’autore è importante differenziare i personaggi – ha affermato Maya Sansa. Bisogna continuamente trasformarsi e cambiare il genere di ruoli interpretati, cosa che ho avuto la fortuna di imparare dalla scuola inglese”.
Maya Sansa ha raccontato di aver dovuto rifiutare molti ruoli dopo aver interpretato la parte di Annetta nel film “La Balia” di Marco Bellocchio. “Per non farmi rinchiudere professionalmente nel ruolo di santa e rischiare di non essere più chiamata per altri ruoli ho dovuto dire, mio malgrado, molti no”.“Quando accetto una parte – ha affermato l’attrice – la scelgo anche a discapito della trasformazione fisica e sentimentale purché ci sia, oltre ad un buon regista ed una sceneggiatura interessante, una produzione seria che garantisca protezione al film”. E aggiunge: “Avrei voglia di lavorare con Castellitto e Kim Rossi Stuart e spero, un giorno, – ha concluso Maya Sansa – di fare un film diretta da Ridley Scott”.