venerdì 7 gennaio ore 21.00
Oratorio di Santo Stefano Protomartire
Piazza Monte di Pietà
Palermo
Atmosfere tardo-medievali ne “L’oro del cavaliere” di Alberto Samonà
Un viaggio nelle atmosfere del tardo medioevo, attraverso una scansione ritmico-rituale fra narrazione e musica, alla scoperta di una parola ricca di riferimenti all’esoterismo cristiano e di richiami mistici e simbolici. C’è tutto questo ne “L’oro del cavaliere”, spettacolo di narrazione scritto e diretto dal giornalista Alberto Samonà.
In scena gli attori Cesare Biondolillo e Gea Gambaro (narratori), ed i musicisti Cesare Tinì (liuto arabo, oud) e Francesco Valenti (liuto arabo e flauto ney). Scenografie di Ambra Gioia.
Protagonista de “L’oro del cavaliere” è un giovane cavaliere vissuto realmente nella città siciliana, della cui identità non si sa niente e del quale resta oggi soltanto una scultura funebre in marmo attribuita al Laurana e custodita al Museo Diocesano di Palermo.
Attraverso il racconto si tenta, dunque, di dare un’identità a questo giovane, il cui scopo – e tema dominante del reading – è di comprendere il mondo e la vita attraverso lo studio di se stessi. Il giovane scolpito nella lastra marmorea diviene, dunque, il protagonista di una vicenda materiale e, al contempo, simbolica: egli è immaginato come un cercatore di verità, consapevole che la Palermo del suo tempo ormai trasuda ipocrisia e mondanità, mentre il proprio destino è di sacrificare la vita stessa, per servire fino in fondo l’ideale cavalleresco e non finire nelle carceri dell’Inquisizione, nel Castello a Mare, a causa della propria visione mistica.
Lo spettacolo è accompagnato da strumenti musicali della tradizione mediorientale, allo scopo di sottolineare la possibilità di un incontro fra Oriente e Occidente nel segno del Sacro. A fare da cornice alla narrazione, infatti, ci saranno anche brani di musica sufi ottomano-turca.
Lo spettacolo sarà preceduto da un’introduzione di Ludovico Gippetto, presidente di Extroart.
Durata 50 minuti. INGRESSO 5 EURO.