Presso il Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino” fino al 25 febbraio sono esposte le 70 sirene di Fortunato Cravana
Nella mitologia yoruba, e nei culti correlati afroamericani come il Candomblé e il Vodun, Yemaja è la madre di tutti gli Orisha.È la regina del mare che si invoca per protezione (in particolar modo da parte delle donne incinte), per ottenere purificazione e per avere aiuto. Un altro aspetto di Yemaja, quello distruttore, simboleggiato dal mare in tempesta. La tradizione narra che Yemaja sia nata dalla spuma del mare, come Afrodite, la sua figura si può far corrispondere a quella della “Grande Madre”. Ha insegnato l’amore a tutti gli Orisha, è sposata con Babalú Ayé. Nei sincretismi viene identificata con la Vergine della Regola.I suoi fedeli, prima di pronunciare il suo nome, devono toccare con i polpastrelli la polvere della terra. Una madre i cui figli sono pesci, solitamente raffigurata con un vestito di conchiglie, venerata dai pescatori e regina incontrastata dei misteri del mare.
A questa figura si ispira l’opera di Fortunato Cravana, artista e designer siciliano scomparso due anni fa. Nato in Sicilia, ma cittadino del mondo, Fortunato Cravana ha trascorso la sua vita nel segno della bellezza, creatore di stile ed eleganza, ha attraversato i continenti alla ricerca di oggetti e gioielli di cui era conoscitore finissimo, che spesso rielaborava e trasformava per esporli da Magia, il suo raffinato negozio a Palermo. Viaggiatore instancabile, aveva trascorso alcuni anni della sua giovinezza in Sud America. Attratto in modo particolare dal Brasile, era rimasto suggestionato dai riti del ”Candomblè”: religione di origine centrafricana. Nel Candomblé popolato da un pantheon di dei buoni e cattivi, Jemanjà è forse il personaggio più affascinante: è la sirena, la dea del mare.
Una delle sirene in mostraCosì, come per gioco, Fortunato Cravana iniziò ad acquistare qualche sirena trovata durante i suoi viaggi e anche gli amici, a poco a poco, presero a fargliene dono. Nel tempo si è andata formando una collezione, che solo alcuni amici conoscevano e che oggi grazie all’esposizione nei locali del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, curata da Margherita Bianca, sarà conosciuta da un più vasto pubblico.
Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino” – piazzetta Niscemi 5 PALERMO
Visitabile dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:30
domenica dalle 10:00 alle 13:00
INGRESSO LIBERO