Il Festival di Segesta quest’anno torna dopo lo stop della scorsa edizione, torna però in una versione speciale, non un festival, ma un grande happening: cinque lunghe notti, legate da un filo rosso intorno al luogo e per quel luogo. Eventi immaginati e costruiti per festeggiare l’arte, per sottolineare il disagio che la cultura sta vivendo nel nostro paese, per rilanciare con una provocazione direttamente da Segesta, il messaggio rimanda all’importanza di resistere, di inventare nuove forme di creatività e di vita, nuovi meccanismi di intrattenimento. Sarà Alfio Scuderi, quest’anno l’ ideatore e il curatore de Le Notti di Segesta, invece Philippe Daverio inaugurerà questa stagione (10 agosto), attraverso una conversazione-spettacolo sulla cultura e sul senso che dovrebbe avere in Italia, proprio partendo dal suo patrimonio artistico e culturale. Save Italy è, infatti, il suo nuovo movimento d’opinione che arriva in Sicilia a sostenere Segesta e la sua manifestazione. Sarà la conversazione-spettacolo di Daverio intorno a questo tema e all’importanza dell’arte, a dare il via ad un’inedita staffetta di notturni presso il Teatro: lungo tutta la Notte di San Lorenzo, alla luce delle candele, si esibiranno i pianisti siciliani: Domenico Argento, Beatrice Cerami, Giacomo Cuticchio, Salvatore Monzo, Rosanna Safina, Diego Spitaleri, Giulia Tagliavia, Sergio Valenza. Dopo una performance di fire-dancing, che prevede l’interazione di danza e suono, sarà lo speciale filo conduttore che condurrà gli spettatori alla prima alba di Segesta, con Valentina Cenni, attrice-danzatrice, Enrico Melozzi, compositore e violoncellista (ideatore de i 100 violoncelli con Giovanni Sollima): Fuochi di Bach, uno spettacolo in prima nazionale che prevede la danza con oggetti infuocati interagire con la musica del violoncello del Maestro Melozzi. Quindi una notte dedicata all’Opera lirica (17 agosto) attraverso l’intramontabile Il Barbiere di Siviglia, con un protagonista siciliano Simone Alaimo; una notte dedicata alla musica (23 agosto) con la partecipazione di: Fabio Concato, Francesco Cafiso, Francesco Buzzurro e Giuseppe Milici. Una notte dedicata al teatro classico, con una produzione che ha visto il suo debutto quest’anno al Teatro di Tindari, Le Troiane (24 agosto), per la regia e il riadattamento di Mitipretese. Per finire un omaggio ad un grande classico siciliano il Gattopardo (31 agosto), una produzione per Segesta: nei 50 anni dall’uscita del memorabile film, Paolo Briguglia, Silvia Ajelli e Rinaldo Clementi, faranno rivivere in scena alcuni tratti del romanzo attraverso i suoi protagonisti, Angelica e Tancredi e Don Fabrizio, mentre le originali musiche di Salvatore Bonafede ispirate alla composizioni di Rota, accompagneranno alcune immagini del film.
Gli artisti siciliani che avranno il compito di condurre il pubblico di Segesta alle prime luci del giorno saranno, dopo Fuochi di Bach, saranno: Alfio Antico, con Semu suli, semu tuttu, la Morte di Ettore raccontata da Vincenzo Pirrotta ed infine un Alba dedicata alle Sirene, dal racconto di Tomasi di Lampedusa ad Omero, con Vincenzo Ferrera e Fabrizio Romano, e le sonorizzazioni di Dario Sulis e Gianni Gebbia.