Al Teatro Politeama per l’Orchestra Sinfonica Siciliana: Barber e Sibelius, dirige Colasanti, ospite il violinista Philippe Graffin.
Il Novecento di Samuel Barber e di Jean Sibelius, protagonista del prossimo concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana in programma al Politeama Garibaldi venerdì 24 febbraio alle ore 21.15. Sul podio il maestro Maurizio Colasanti impegnato a dirigere l’Adagio per archi e il Concerto per violino e orchestra op. 14 di Barber e la Sinfonia n.1 in mi minore op.39 di Sibelius. L’ “Adagio per archi”, estrapolato dal Quartetto in si min. op. 11 n. 1 e “arrangiato” per soli archi dall’autore, dietro consiglio di Arturo Toscanini, è sicuramente il suo pezzo più noto. Presentato per la prima volta al pubblico newyorkese dallo stesso Toscanini con l’Orchestra Sinfonica della NBC il 5 novembre 1938, il brano è stato reso ancora più celebre dai film “The Elephant Man” di David Lynch e “Platoon” di Oliver Stone, cui ha conferito una straordinaria carica emotiva. Uguale fortuna ebbe il suo Concerto per violino op.14 nonostante una genesi particolarmente complessa. Commissionato per il bambino prodigio Iso Briselli, esso fu accolto con grande entusiasmo per i primi due movimenti, ma non per il terzo giudicato non sufficientemente virtuosistico ed eccessivamente di breve durata. Solo parecchi anni dopo, nel 1941, Eugene Ormandy lo inserì nel cartellone della stagione sinfonica della Philadelphia Orchestra consacrandolo stabilmente al grande repertorio violinistico. Al Politeama Garibaldi il Concerto sarà interpretato dal francese Philippe Graffin, con il suo violino Domenico Busano, costruito a Venezia nel 1730.
La seconda parte della serata prevede l’esecuzione della Prima Sinfonia del finlandese Sibelius. Nel suo poderoso organico, essa fu composta all’età di 33 anni. Una prima edizione, perduta, venne eseguita nel febbraio del 1899 dall’Orchestra Sinfonica di Helsinki diretta dall’Autore. Dopo numerose revisioni e rimaneggiamenti, la “prima” della versione definitiva fu presentata con successo a Berlino il 18 luglio 1900 dalla stessa Orchestra, per essere poi pubblicata nel 1902.
Il concerto della Sinfonica replica sabato 25 alle ore 17.30.
Ingressi al botteghino da €10,00 a € 25,00. Riduzioni per under 28, over 65, insegnanti, carte sconto ed altre istituzioni convenzionate.
NOTE D’AUTORE
Maurizio Colasanti, direttore
All’età di cinque anni, mostrando subito un precocissimo talento musicale, inizia lo studio della musica con il M° M. De Renzis, il quale gli fa tenere il suo primo concerto solistico con la banda del suo paese all’età di 7 anni. In seguito studia al Conservatorio di Musica di Pescara dove si diploma con il massimo dei voti e la lode. Successivamente si laurea in Filosofia sempre con il massimo dei voti e la lode. Per la composizione è stato allievo di O. Michel Corona mentre ha studiato direzione d’orchestra con G. Arpad, a Ginevra e M. Erdely, a Budapest e Vienna. Ha tenuto concerti per importanti istituzioni concertistiche italiane ed internazionali: St. Martin In The Fields, Miami Symphony Orchestra, Ottawa University of Music, Royal Accademy of Music Londra, Teatro dell’Opera di Roma, Victorian College of Arts, Melba Hall di Melbourne, Canberra University of Music, Konzerthaus Freiburg, Minas Gerais Symphony Orchestra, Villa Lobos Symphony Orchestra, Wiener Residenz Orchestra, I Fiati Italiani, Orchestra Sinfonica di Guanajuato, Solisti del Teatro alla Scala di Milano, Orchestra Teatro Marrucino, Carnegie Hall, Orchestra da Camera di Firenze, New England Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Fortaleza, Jerusalem Symphonic Orchestra, Nancy Symphony Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra. Maurizio Colasanti ha collaborato con musicisti di riconosciuta fama e valore come: Aron Rosand, Antony Pay, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Antony Braxtone, Gunter Schuller, Maxence Larrieu, P. Badura Skoda, Francesco Di Rosa, Fred Mills. E’ vincitore di diversi concorsi per l’insegnamento nei Conservatori di Musica, Ha vinto il concorso Internazionale di Pola, il concorso Isola di Capri, e nel 1988 e nel 1989 è risultato vincitore al Miami Music Festival. E’ invitato regolarmente come docente in alcune delle più prestigiose scuole di musica internazionali come: Corsi Superiori di Perfezionamento dell’Accademia Musicale Pescarese, Conservatorio di Musica (Quito), Corsi di Alto Perfezionamento Conservatorio di Musica G.B. Pergolesi, Royal College of Music (Melbourne), Melbourne University, Università di Minas Gerais. Nel 2001 è stato nominato per acclamazione dell’Orchestra direttore principale dell’Orchestra Sinfonica de Loja e nel 2004 dell’Orchestra Villa Lobos Symphony. Da più di dieci anni collabora con la casa discografica Mondo Musica Verlags di Monaco di Baviera e con AULIA con cui ha registrato opere di Druschetzky, Danzi, Triebensee, Milhaud e con la quale ha inciso, con i Solisti del Teatro alla Scala di Milano, un disco con musiche di Weber e Rosetti.
Nel 2010 è stato invitato a dirigere l’Orchestra della Magna Grecia, L’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, L’Orchestra Sinfonica di Guanajuato, La Cappella Istropolitana di Bratislava, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Fortaleza Symphonic Orchestra, sempre nel 2010 è uscito un CD monografico con la musica sinfonica di J. Sibelius. E’ docente di Musica d’Insieme Fiati presso il Conservatorio di Musica di Matera.
Philippe Graffin, violinista
Studente di Joseph Gingold e Philipp Hirschhorn, le interpretazioni di Graffin del repertorio francese hanno fatto dire alla rivista Gramophone che “la sua comprensione dello stile non ha eguali”. Artista in continua ricerca, Philippe Graffin ha riscoperto gli arrangiamenti originali di classici quali il Poème di Chausson e le Tzigane di Ravel, riportato alla luce i dimenticati concerti per violino di G. Fauré, Saint-Saens, del compositore inglese Samuel Coleridge-Taylor, le sonate di Bruno Walter e ampliato considerevolmente il repertorio violinistico. Philippe ha condiviso il palcoscenico con alcuni fra i migliori musicisti del nostro tempo: Lord Menuhin, M. Rostropovich, Martha Argerich, Sergiu Commisiona, Jean-Yves Thibaudet. Tra i suoi partner abituali vi sono i violoncellisti Gary Hoffman e Truls Mørk, i pianisti Pascal Devoyon, Stephen Kovacevich, Claire Désert e il Chilingirian Quartet, per nominarne solo alcuni.
Philippe Graffin è il fondatore e il direttore artistico di “Consonances”, il festival internazionale di musica da camera di St. Nazaire in Francia, e viene invitato regolarmente dai più importanti festival di musica da camera in Europa e negli Stati Uniti. L’interprete ha suonato in tutta Europa con orchestre quali Royal Philharmonic, BBC Philharmonic, BBC National Orchestra of Wales, Royal Liverpool Philharmonic, Orchestre National de Lyon, Orchestre Philharmonique de Radio France, Hague’s Residentie Orkest, Gothenburg Symphony, Czech Philharmonic e Netherlands Radio Symphony Orchestra. Molti compositori hanno scritto opere a lui dedicate: nel recente passato, il compositore lituano Vytautas Barkauskas gli ha dedicato il suo “Jeux”. Graffin ha eseguito per la prima volta in Francia e Russia il “Concerto Parlando” di Rodion Shchedrin. David Matthews ha scritto per lui il suo secondo concerto per violino ,Yves Prin, Vassili Lobanov e Philippe Hersant gli hanno dedicato lavori per violino solo.
Philippe Graffin ha inciso con la Hyperion molti dischi che sono diventati un riferimento e hanno vinto molti premi, tra cui le sonate di Ysaÿe, l’intera musica da camera di Chausson, i tre concerti per violino di Saint-Saëns, una collezione di pezzi rari francesi per violino e orchestra, e non comuni sonate di Pierre de Breville e Joseph Canteloube. Philippe Graffin suona un violino Domenico Busano, costruito a Venezia nel 1730.