Sul podio dell’orchestra e del coro del Massimo debutta Asher Fisch.
La Stagione concertistica prosegue domenica 3 aprile alle ore 18.30
con un appuntamento fra i più attesi: il celeberrimo Requiem in re minore K626 di Wolfgang Amadé Mozart diretta da Asher Fisch con l’Orchestra, il Coro del Massimo e la partecipazione di Ruth Ziesak (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Ladislav Elgr (Tenore), Luiz-Ottavio Faria (Basso). Il maestro del Coro è Andrea Faidutti.
L’esecuzione dell’ultima commovente pagina del compositore salisburghese rimasta incompiuta sarà preceduta dalla Sinfonia n. 44 in Mi minore “Trauersymphonie” Hob I: 44 di Franz Joseph Haydn.
Sul Requiem di Mozart circolano più leggende che certezze e una sua descrizione non può che iniziare, in negativo, sgombrando il campo dai luoghi comuni. Antonio Salieri non ebbe alcun ruolo nella commissione e nella stesura del brano, né tanto meno nel presunto avvelenamento di Wolfgang Amadé che avrebbe lasciato incompiuta la partitura. Il committente fu invece, benché in forma anonima, il conte Franz von
Walsegg Stuppach, che voleva fare uso del Requiem per l’anniversario della morte di sua moglie, mentre a completare la partitura fu Franz Xaver Süßmayr, allievo di Salieri e già collaboratore di Mozart. Il fraintendimento, a scapito di Salieri (per altro già da lungo tempo “scagionato” dalla musicologia), è particolarmente radicato perché, frutto della fantasia narrativa di Alexandr Puškin (autore del Mozart e Salieri messo in musica
da Nikolaj Rimskij-Korsakov), fu preso anche come spunto dal drammaturgo Peter Shaffer, quindi dal regista Miloš Forman per il film Amadeus: il volto dell’attore Fahrid Murray Abraham – che ha impresso a Salieri il volto tragico e dimesso che al compositore “vero” non è mai appartenuto – è nella memoria di tutti. Al momento della morte di Mozart, le uniche sezioni complete di tutta l’orchestrazione erano l’“Introitus”, il “Kyrie” e parte della Sequenza (dal “Dies irae” al “Confutatis”) cosicché è plausibile che la vedova, Constanze, abbia “coperto” l’intervento post
mortem di Süßmayr, per poter consegnare la partitura e ottenerne il saldo dal committente.
ASHER FISCH
Asher Fisch collabora con i maggiori teatri europei e americani e con
complessi sinfonici di prestigio. Significative sono le sue collaborazioni con la Israel Philharmonic Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la NHK Symphony Orchestra, i Münchner Philharmoniker, la Mozarteum Orchester, la NDR Hamburg Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Philharmonia Hungarica, la Western Australian Symphony Orchestra, le orchestre sinfoniche di Atlanta, Detroit, Bergen e Seattle. È stato direttore musicale della New Israeli Opera e direttore musicale della Volksoper di Vienna, dove ha diretto fra gli altri Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner e Der König Kandaules di Zemlinsky. È stato invitato alla Staatsoper di Vienna, alla Staatsoper di Berlino,
alla Royal Danish Opera, alla Bayerische Staatsoper e alla Hamburgische Staatsoper.
Ha debuttato al Covent Garden di Londra nel 1996 in occasione del “Gold and Silver Gala” con Placido Domingo (concerto pubblicato in CD dall’etichetta EMI), per poi tornarvi a dirigere Il barbiere di Siviglia. Il suo debutto americano è avvenuto nel 1995 alla Los Angeles Opera con Der fliegende Holländer; successivamente è stato invitato alla Lyric Opera di Chicago, al Metropolitan di New York e alla Houston Grand Opera. Ha inoltre diretto Tosca al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, Les contes d’Hoffmann all’Opéra Bastille di Parigi e alla Deutsche Oper di Berlino; La
forza del destino, Otello, Norma e Macbeth al Savonlinna Festival. Nelle ultime stagioni ha diretto Don Carlo, Der Rosenkavalier e una nuova produzione del Trittico alla New Israeli Opera, Tristan und Isolde e Wozzeck alla Semperoper di Dresda, Der Rosenkavalier e Der Fliegende Holländer alla Seattle Opera, oltre a produzioni a Monaco, Berlino e Vienna. Ha inaugurato con Parsifal la stagione 2007/2008 al Teatro San Carlo di Napoli e ha debuttato al Teatro alla Scala con La vedova allegra. Nel 2009 ha debuttato coi Berliner Philharmoniker. Ha inaugurato la stagione 2010 del Teatro dell’Opera di Roma dirigendo Falstaff. Tra gli impegni più recenti: Madama
Butterfly e Hänsel und Gretel alla Bayerische Staatsoper di Monaco; Siegfried, Der Götterdämmerung, Tristan und Isolde e Parsifal alla Semperoper di Dresda; Der Rosenkavalier, Falstaff e Carmen a Vienna; Un Ballo in maschera a Chicago; Salome a Montecarlo. Ha diretto la Chicago Symphony Orchestra e la Cleveland Orchestra. Nei prossimi mesi Aida, Tosca, Die Zauberflöte, Turandot, Hänsel und Gretel e Don Carlo
alla Bayerische Staatsoper di Monaco; Der Ring des Nibelungen, Parsifal, Fidelio e Die Meistersinger von Nürnberg a Seattle; La Vedova allegra all’Opéra de Paris; Rigoletto a Dresda e Manon Lescaut ad Amburgo. La sua registrazione del Ring (Melba Records) è stata “CD of the month” della BBC Classical e di «FM Classical Magazine».
Asher Fisch svolge attività anche come pianista; con Daniel Barenboim ha eseguito la versione a quattro mani di Le sacre du printemps. Dal 29 aprile all’8 maggio dirigerà la prima italiana di The Greek Passion di Bohuslav Martinu al Teatro Massimo di Palermo.
Costo dei biglietti: da euro 8 a euro 50 (esclusi diritti di prevendita). Oltre alle consuete categorie che usufruiscono dei biglietti ridotti, per la Stagione
concertistica 2011, gli studenti sotto i 25 anni possono acquistare i biglietti del settori 5, 6 e 7 con uno sconto del 50% sull’intero.
Riduzioni fino a 28 anni e oltre i 65, soci Uncalm, gruppi (minimo 20 persone per la stessa data). Per i disabili in sedia a rotelle e i loro accompagnatori sono disponibili 4 posti in platea al prezzo intero del settore 6. Studenti fino a 25 anni: sconto del 50% nei settori 5, 6 e 7. Abbonati opere e balletti 2011: biglietti ridotti alla Stagione di concerti 2011. Per tutte le riduzioni è necessario presentare un’attestazione e/o un documento di identità.