In occasione della quinta sessione dell’Assemblea Generale degli stati aderenti alla Convenzione UNESCO svoltasi a Parigi dal 2 al 5 giugno 2014, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari è stata accreditata quale organizzazione non governativa consulente del Comitato Intergovernativo del Patrimonio Culturale Intangibile UNESCO, in virtù delle comprovate competenze nel campo della ricerca e lo studio del patrimonio immateriale. L’Associazione rientra così tra le poche ONG che in Italia costituiscono un interlocutore privilegiato dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
«Tale importante riconoscimento premia il lavoro che da oltre cinquanta anni l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari svolge ininterrottamente per la salvaguardia, documentazione, ricerca, promozione, trasmissione e rivitalizzazione del patrimonio culturale siciliano in tutte le sue espressioni, in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali: dalla tradizione orale alle arti performative; dalle pratiche sociali ai riti e agli eventi festivi; dall’artigianato tradizionale al teatro di figura», sottolinea il Presidente dell’Associazione Marianne Vibaek.
«Un riconoscimento che a livello internazionale convalida il ruolo centrale di propulsore delle attività di salvaguardia e promozione delle tradizioni siciliane che l’Associazione ha svolto e continua a svolgere nel presente a stretto contatto con i depositari dei patrimoni legati alla cultura tradizionale siciliana in un costante dialogo con realtà internazionali, nonché con esperti ed istituzioni museali, teatrali, culturali e formative di rilevanza internazionale. Un buon auspicio per un rinnovato sostegno da parte delle istituzioni locali e nazionali, della cittadinanza e degli operatori nell’ambito del patrimonio immateriale» prosegue Rosario Perricone, Direttore dell’Associazione e del Museo, e prosegue «speriamo che a questo prestigioso riconoscimento, che non è solo nostro ma di tutta la cultura siciliana, faccia seguito un adeguato sostegno da parte della Regione Siciliana e del Comune di Palermo che dovrebbero essere i nostri partner istituzionale naturali, essendo il Museo Pasqualino un museo della città di Palermo e un’istituzione che a livello regionale funge da organismo propulsore di nuove dinamiche di aggregazione sociali e culturali».