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Musumeci in prima assoluta per l’OSS

Una prima assoluta per l’Orchestra Sinfonica Siciliana, venerdì 18 gennaio alle ore 21.15  al Politeama Garibaldi  di Palermo in ascolto la Sinfonia n.1 in la minore detta “Stormy Time – Sinfonia senza tempo”, del giovane compositore catanese Matteo Musumeci. L’Orchestra – diretta da Francesco Di Mauro (in foto) – eseguirà anche il Concerto n.2 per violino e orchestra di Malipiero, il violinista ospite è Francesco Parrino. Dulcis in fundo per concludere la serata la Sinfonia sopra una canzone d’amore di Nino Rota. L’idea ispiratrice della composizione di Musumeci, che ha scelto la sua Sicilia per l’esordio della partitura, è di rappresentare cosa è o cosa può significare il tempo nel relativismo del pensiero umano. “Il tempo, per come l’uomo lo possa intendere – spiega il compositore – il tempo meteorologico, il tempo come forma stessa atemporale, il tempo di ogni singolo individuo, il tempo che divide la vita dalla morte, che scandisce i suoni della natura. Il tempo è allo stesso modo atemporale, antimateria; il tempo contro il tempo. Ma c’è una certezza all’interno di tutto ciò: la stabilità che l’uomo cerca e che in qualche modo ha dentro di sé, che nella sinfonia è rappresentata dalla tonalità, la minore, per tutti e tre i movimenti che la costituiscono”.

Le suggestioni sonore e “ambientali” provenienti da Luciano Berio e Bruno Maderna – alcuni tra i più grandi allievi di Gian Francesco Malipiero – sono invece alla base del Concerto n.2 per violino e orchestra, composto a più di trent’anni di distanza dal primo, il Secondo (1963) fu eseguito per la prima volta il 14 settembre 1965 al teatro “La Fenice” di Venezia.

La Sinfonia sopra una canzone d’amore – prima delle quattro sinfonie composte da Nino Rota – è una vera e propria partitura sinfonica la cui struttura tematica rimanda ad una versione per solo piano scritta nel 1947. Solo nel corso della stesura delle musiche per il film Il Gattopardo di LuchinoVisconti (1962) Rota ampliò e terminò l’orchestrazione, eseguita per la prima volta nel 1972, molto tempo dopo che era stato proiettato il film e quando molti temi erano già noti al grande pubblico. Alcuni temi del primo movimento furono invece utilizzati dall’autore per la colonna sonora del film La leggenda della montagna di cristallo (1949) di Henry Cass. Gli ultimi due movimenti della partitura sono due delle sue migliori scritture, pieni di ardenti momenti musicali e inventiva melodica.

Il concerto replica sabato 19 gennaio alle ore 17.30.

Ingressi al botteghino da €10,00 a € 25,00. Riduzioni per junior, senior, enti convenzionati e possessori di carte sconto.

NOTE D’AUTORE

Francesco di Mauro, direttore

Diplomatosi in Violino e Viola conseguiti con il massimo dei voti, rispettivamente presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina e il Conservatorio di Parigi, si è perfezionato in Viola con  Libor Novacek e Gérard Caussé ed ha completato la sua formazione conseguendo i diplomi in Composizione ed Analisi sotto la guida di  Robert Rudolf e Philippe Capdenat. Ha conseguito il Diploma ed il primo premio con medaglia d’oro in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio di Parigi, sotto la guida di celebri maestri come Sergiu Celibidache e Henri-Claude Fantapié. Nel 1999 ottiene la sua prima nomina come Direttore Stabile dell’Orchestra Sinfonica Statale di Pazardjik  della Bulgaria, con la quale realizza una serie di importanti tournée e nell’autunno del 2000 è nominato Primo Direttore Ospite Principale del Teatro Bergeries di Parigi. Dirige regolarmente importanti orchestre operistiche, sinfoniche e da camera in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Croazia, Portogallo, Australia, Russia, Bulgaria, Argentina, Brasile, Stati Uniti, etc… La sua carriera internazionale si sta sviluppando con impegni presso prestigiose istituzioni musicali come l’Opera Hall di Toronto, il Teatro Nazionale dell’Opera di Zagabria, il Teatro dell’Opera Nazionale da Camera di Varsavia, il Teatro dell’Opera di Danzica, l’Orchestra Filarmonica di Cracovia, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra della Radio Televisione di Sofia, l’Orchestra Filarmonica di Kiev, l’Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, l’Orchestra di Denver, l’Orchestra Sinfonica i Città del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Brasilia, etc. Intensa anche l’attività discografica con la prossima uscita di due CD a cui si aggiungeranno due incisioni con l’Orchestra Filarmonica della Radio Televisione Bulgura e la Filarmonica di Kiev. Nel 2001 è stato nominato Coordinatore alla Direzione Artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e nel 2005 è stato Direttore Artistico della Stessa Fondazione.

Francesco Parrino, violino

Fin da giovanissimo ha mostrato forte passione e notevole talento per il violino, doti riconosciutegli dal grande chitarrista Alirio Diaz che, incoraggiandolo a perseguire la carriera musicale, l’ha definito una “brillante promessa dell’arte violinistica italiana”. Da allora ha ottenuto ampi consensi di pubblico e di critica per la sua musicalità, un blend d’espressività appassionata e assoluto rispetto per la partitura che ha spinto Mario Messinis, un decano dei critici musicali italiani, a parlare a proposito delle “fedeli esecuzioni dell’intenso violinista Francesco Parrino”, e Alberto Cantù, il più influente storico italiano del violino, non solo a sottolineare come sia “una meraviglia il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco” ma anche a definire il suo approccio interpretativo “esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agio”. Varie lauree conseguite in prestigiose istituzioni musicali e universitarie europee (incluso un PhD – Dottorato di ricerca – in musicologia del Royal Holloway College, University of London), la sua personalità musicale e tecnica ha beneficiato dell’influenza dei grandi pedagoghi Yfrah Neaman e David Takeno. Ha vinto vari premi nazionali e internazionali e si è esibito sia come solista che come camerista (è membro fondatore, col fratello Stefano, del Trio Albatros Ensemble) in importanti teatri e sale da concerto in Europa, Russia e nelle Americhe. Francesco è anche impegnato nella ricerca musicologica e i suoi principali interessi vertono sulla musica dell’Ottocento e Novecento, e sulle estetiche e ideologie dell’esecuzione musicale. Ha presentato relazioni a conferenze organizzate dalle Università di Cambridge, Londra, Oxford e York nonché dalla American Musicological Society, e ha scritto articoli per periodici americani, austriaci e italiani. Suona su due bei violini: un Gaetano Gadda (1950 circa) e un Giuseppe & Antonio Gagliano (1790-1805 circa) che gli è stato generosamente prestato dagli eredi del grande direttore d’orchestra Gino Marinuzzi. Possiede tre preziosi archi: due Benoit Rolland e un Eugène Sartory donatogli da un anonimo ammiratore. È anche un impegnato docente di violino e attualmente fa parte dello staff docente della sezione di Darfo Boario Terme del Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia. Dal  2012 collabora con la IES Abroad (Institute for the International Education of Students) di Milano. Registra per Stradivarius, la più importante casa discografica italiana sia come solista che come camerista. Dopo avere inciso vari CD come solista e col trio Albatros Ensemble, ha registrato recentemente la musica per violino e pianoforte di Louis Spohr.  Tra i prossimi numerosi impegni concertistici è programmato il concerto col fratello Stefano per la Filarmonica di San Pietroburgo nella storica Sala Grande.

Matteo Musumeci, compositore

Compositore, pianista e regista d’opera, nasce a Catania nel 1976. La sua formazione artistica, insieme agli studi di conservatorio, si nutre di quella grande scuola che è il teatro,  sin da bambino  seguendo suo padre – l’attore siciliano Tuccio Musumeci – vive sulle tavole del palcoscenico e la sua naturale vocazione lo porta subito a seguire la strada della composizione. Inizia così la sua attività di compositore scrivendo colonne sonore e musiche di scena per il Teatro, importanti e diverse le sue collaborazioni con il Teatro Stabile di Catania e il Teatro Biondo di Palermo, per il quale nel 2003 firma inoltre le musiche dello spettacolo “Classe di Ferro” di Aldo Nicolaj, per la regia di Renato Giordano. Nel 2001 vince la I edizione del “Concorso Internazionale di Composizione PREMIO BOCELLI 2001”, con il brano “Resta Qui”. Interpretato dal tenore Andrea Bocelli, autore del testo, il brano è contenuto nel suo album più venduto, il disco di platino “Cieli di Toscana”. Ha così inizio una collaborazione contrattuale con la SUGARMUSIC- Suvino Zerboni e un rapporto di stima reciproca con Caterina Caselli. Nel 2005, a soli 28 anni, trionfa con la sua prima Opera lirica “Aitna” che debutta in prima assoluta mondiale il 4 giugno al Teatro Nazionale della Moravia-Slesia di Ostrava in Repubblica Ceca per la regia di Ludek Golat. Il successo di pubblico e critica è tale che seguiranno due anni di repliche e rappresentazioni ai Festival d’Opera tra più importanti dell’Est Europeo. Il 17 dicembre 2011 per la 53a Stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana è stata eseguita al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo in prima assoluta la Suite sinfonica dall’opera “Aitna” per orchestra. Direttore Alberto Veronesi. Autore dell’Inno ufficiale del Gran Ballo dell’Opera di Brno (Rep. Ceca). Nel 2010 il compositore è stato insignito a Toronto in Canada del Premio Internazionale CSNA 2009 per la Musica , assegnato dalla Confederazione dei Siciliani del Nord e Centro America, per mano del Console Generale di Italia a Toronto, con la seguente motivazione: “per avere portato con le sue capacità e il talento di compositore la sicilianità nel mondo attraverso la sua opera lirica Aitna”. L’opera è un viaggio fantastico tra i miti e i luoghi incantati del vulcano Etna, una storia d’amore tra lo spirito della montagna incarnata in una donna, Aitna, e un pellegrino, un giovane emigrato da bambino dalla Sicilia in America, che ritorna per riscoprire la sua terra. Nell’agosto 2007 su commissione del balletto dell’Opera di Praga compone l’Inno di apertura del Balletto di Gala del Workshop 2007 eseguito presso il Teatro di Stato dell’Opera di Praga. Nel 2010 debutta al Teatro Vitaliano Brancati di Catania con un concerto interamente dedicato alle sue composizioni, che ha visto la partecipazione straordinaria del baritono Simone Alaimo che per l’occasione ha cantato brani tratti da “Aitna”. Musica ma non solo, il compositore catanese ha rivestito importanti incarichi istituzionali. Già Direttore artistico dello storico Teatro Sangiorgi, seconda sala del prestigioso Teatro Massimo Bellini di Catania. Nel giugno 2008 il debutto, con successo, come regista dell’Opera “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni al Teatro Massimo Bellini di Catania, orchestra e coro del Teatro Massimo Bellini. Nello stesso anno a Novembre ha diretto con successo al Teatro Sangiorgi l’opera da camera “La serva padrona” di G. Paisiello con l’orchestra del Teatro Massimo Bellini. Nel novembre 2009 ha curato la regia di Elisir d’Amore di G. Donizzetti a Ercolano, con l’Orchestra Collegium Philarmonicum dei solisti del Teatro San Carlo di Napoli diretta dal M° Hirofumi Yoshida.

 
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