La nuova stagione dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina, lunga sessanta titoli fra cartellone principale e altre proposte, si caratterizza per la presenza di spettacoli di sicura qualità. È stata presentata nel salone al IV piano del Vittorio Emanuele in un incontro che ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Buzzanca, del presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, e di oltre quaranta fra attori e registi, a cominciare proprio da Vetrano e Randisi, la Musy e Bruschetta.
La presentazione della stagione è cominciata con il saluto del presidente dell’Ente Teatro, Luciano Ordile: «Sono convinto che la giornata odierna – ha detto – sia nello stesso tempo un traguardo e un nuovo punto di partenza per tutti noi che lavoriamo per questo Teatro: insieme con me i consiglieri di amministrazione, il Sovrintendente, i direttori artistici, l’intero personale dell’Ente, sia tecnico sia amministrativo. Presentiamo, infatti, un cartellone di prosa che rappresenta perfettamente ciò che abbiamo perseguito con costanza e con passione in questi anni: la massima valorizzazione delle forze artistiche messinesi, che in questo momento storico sono certamente di grande valore ben al di là dei confini cittadini, in un quadro complessivo che non perde mai di vista la qualità, necessaria anzi direi vincolante per costruire una stagione di rilievo nazionale, che possa essere gradita al pubblico e possa quindi dargli sempre ottime ragioni per venire a teatro. Aver raggiunto questo binomio qualità-messinesità è il traguardo cui ho accennato. Qual è allora il nuovo punto di partenza per l’Ente Teatro? Secondo me, la risposta è chiara: la coscienza che per mantenere questo livello e possibilmente andare ancora più avanti, occorre continuare a lavorare con serietà, umiltà e dedizione. Tutti insieme, il Teatro come istituzione e voi artisti, con un senso di mutua solidarietà». Ordile ha poi ricordato la difficile congiuntura economica e ha lanciato un appello affinché tutte le forze politiche della città – dal Comune alla Provincia e alle deputazioni nazionale e regionale – lavorino con intenti unitari per rendere il Teatro di Messina un’istituzione che sempre di più sia al servizio culturale dell’intera città e di tutto il suo territorio provinciale.
All’appello del presidente ha risposto prontamente il sindaco Buzzanca che nel suo saluto ha ricordato l’importanza della coesione fra istituzioni cittadine. E poi ha sottolineato come la cultura, e quindi lo spettacolo, sia un’attività che non può e non deve avere colore politico, ma solo ricerca della qualità.
Il sovrintendente Paolo Magaudda si è soffermato sul significato di una presentazione del cartellone davanti a tanti artisti: «È una maniera – ha detto – di sottolineare l’importanza sociale del Teatro, la forza aggregante della rappresentazione, la capacità del palcoscenico di creare valori sempre al passo con i tempi». Ha messo in rilievo come i palcoscenici del Vittorio Emanuele e della Sala Laudamo anche nella prossima stagione lavoreranno a pieno ritmo, praticamente senza mai un giorno libero: «Non dimentichiamo che c’è anche un’importante stagione di musica e balletto che presenteremo il prossimo 27 settembre».n E, ancora, ha ricordato la decisione del consiglio di amministrazione che ha voluto mantenere gli stessi prezzi dell’anno scorso, nonostante un’inevitabile lievitazioni dei costi: «Sappiamo che il momento è difficile per tutti, ma vogliamo che andare a teatro rimanga un punto fermo nella vita dei cittadini messinesi, anzi che sempre più gente ci sia vicina e sostenga le nostre iniziative».
Questa la relazione del direttore artistico Maurizio Marchetti ” Da parecchie stagioni ci ripromettevamo di realizzare un progetto di produzione di un testo pirandelliano rivisitato dalla coppia Vetrano/Randisi, i quali hanno realizzato nell’ultimo decennio gli spettacoli più modernamente innovativi e stimolanti tratti dal repertorio del grande agrigentino.
Altra caratteristica dei due registi palermitani che ci avvicina molto ai prodotti della loro creatività, consiste nel collaborare da anni con un gruppo di attori di Messina (Lo Presti, Moschella, Cucinotti e Pugliatti), cui si affiancheranno per la nostra produzione tre giovani e bravi interpreti anch’essi originari della nostra città: Campolo (nel ruolo del protagonista maschile), Alfieri e Fiorino. Neppure i Teatri Stabili nazionali attuano una tale proficua politica di utilizzo dei propri artisti.
“Trovarsi” ha già grandi possibilità di distribuzione sul territorio nazionale fin da questa stagione (Pistoia, Napoli ecc.), e nella prossima sarà ripreso per essere rappresentato a Roma, Milano ed in altre importanti piazze italiane.
Dopo il grande successo dello spettacolo “Lavori in corso” di Claudio Fava, cui il Teatro di Messina ha dato una fondamentale collaborazione, che replicherà per il terzo anno consecutivo anche nel 2012, tornando tra l’altro a Roma, dopo essere già stati quest’anno al Teatro India, con un mese di programmazione al Teatro della Cometa, cercavamo con Ninni Bruschetta un nuovo testo da realizzare (con la stessa “squadra vincente”) sempre di autore italiano contemporaneo e sempre attento ai problemi dell’attualità, sviluppati con ironia ed umorismo.
La scelta è caduta su “L’ufficio” di Ciarrapico e Torre, testo che i due autori hanno gioiosamente accettato di rivedere, attualizzare e rendere ancora più frizzante e divertente, puntando su quel “working progress” durante le prove, che già era brillantemente riuscito con “Lavori in corso”, grazie anche all’armonia umana ed artistica creatasi tra tutti noi.
Nonostante le straordinarie difficoltà in cui versa il Teatro di Prosa italiano, siamo riusciti a comporre un cartellone di alto livello che sposa, forse anche più che negli anni passati, criteri di commerciabilità con Arte Teatrale e qualità della messa in scena. Purtroppo il sovrapporsi di impegni nel calendario del Teatro Vittorio Emanuele del prossimo autunno, causa la forzata riprogrammazione della “Norma”, ci ha costretti ad inserire soltanto “Trovarsi” per la prima parte di stagione di Prosa, non tanto per un fatto economico ma soprattutto per l’impossibilità di trovare date utili per un secondo spettacolo nello stesso periodo.
Con un attento lavoro di incastro, ottenuto grazie alla sinergia tra il settore “Prosa” e quello “Musica”, intesa sviluppata negli anni con il M° Genitori ed il Sovrintendente Prof. Magaudda, siamo riusciti a programmare undici spettacoli di prosa nel periodo gennaio-giugno 2012, con l’ulteriore difficoltà che, mancando le possibilità finanziarie a molti teatri italiani, il “giro” della maggioranza delle Compagnie Teatrali italiane, chiuderà addirittura già nel mese di marzo.
Anche nella prossima stagione avremo una forte presenza di “ditte teatrali” al femminile, con spettacoli imperniati su una grande attrice protagonista: Mascia Musy in “Trovarsi”, Ottavia Piccolo in “L’arte del dubbio”, Isabella Ragonese ne “La commedia di Orlando” (affiancata da Erika Blanc e con la drammaturgia e regia di Emanuela Giordano, tanto apprezzata nella scorsa stagione con “Dona Flor e i suoi due mariti”),Giuliana De Sio ne “La lampadina galleggiante” ed Elisabetta Pozzi in “Tutto su mia madre”.
Si realizzerà nuovamente l’accordo con l’Associazione Sordi per la traduzione simultanea (LIS) in occasione delle “prime” di prosa. L’iniziativa, come mi aveva anticipato Gabriele Lavia, direttore del Teatro di Roma, ci è stata copiata dal Teatro Argentina, anche se avremmo gradito che ci fosse riconosciuto il merito di essere stati i primi in Italia a realizzarla: raffinatezze poco di moda.”