Dodici artisti da presentare nell’arco di un anno, con 12 lavori ciascuno. Alla fine dell’anno sarà pubblicato un catalogo edito dalla Salarchi Immagini, con 144 opere: esso costituirà ciclicamente per dodici anni il corpo ideale di una sinestesia simbolica nella collana editoriale “Sul segno degli artisti” in dodici volumi, per un ammontare cabalistico di 1728 opere d’arte esposte, prodotte da 144 artisti. “Voglio abbellire la mia vita con i tempi dell’arte, della musica, della poesia, con le pagine migliori dell’uomo” ci dice l’editore Salvatore Schembari, ideatore della rassegna.
Sabato 3 settembre alle ore 20 alla Galleria degli Archi di Comiso c’è il quarto appuntamento con ‘Sul segno degli artisti’, la mostra è curata da Monica Dematté, in mostra i lavori di Stefania Brandinelli: dodici opere dipinte a olio. Sono dipinti su superfici trasparenti, fogli di plastica riciclata in grado d’interagire col contesto in cui vengono di volta in volta inseriti. Un minuscolo, autoritratto è stato invece tratteggiato su una foglia d’albero.
“A Stefania è sempre piaciuto utilizzare materiali poco canonici. Ultimamente ha dipinto numerosi autoritratti, però è lontanissima da intenti auto-celebrativi; è piuttosto pronta a scavare impietosamente nelle presunte mancanze, a mostrare scandalosamente le rughe. Il desiderio di appoggiare la sua sensibilità a un bagaglio tecnico sicuro, che l’ha spinta a studiare negli Stati Uniti dopo l’Italia, non l’ha però imbrigliata nell’accademismo, ma ha fatto piuttosto acquisire uno spessore e una sicurezza maggiori alla spontaneità, alla creatività forte e indomita che la contraddistinguono” ci dice la curatrice Monica Dematté.
Orario: da martedì a domenica ore 17-20 visitabile fino al 21 settembre 2011
Ingresso libero
Organizzazione Archinet Srl, Ragusa
GALLERIA DEGLI ARCHI
Via Calogero 22 COMISO
NOTE D’AUTORE
Stefania Brandinelli nasce a Milano nel 1963. Studia a Genova, al Liceo Artistico N. Barabino con Gianni Stirone e Rodolfo Vitone. A Bologna frequenta il corso D.A.M.S. (Arte) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Contemporaneamente frequenta l’Accademia BB.AA. e studia Pittura con Concetto Pozzati. Dopo il diploma di accademia, mentre svolge la tesi universitaria (discussa nel 1990) si reca negli Stati Uniti per imparare l’inglese, ma è l’inizio di un’avventura meravigliosa quanto inaspettata perché ad Annapolis (Maryland) incontra dei pittori che la introducono allo studio pratico della Pittura impressionista. Con gli stessi pittori si reca a Provincetown (Massachussetts) per studiare alla Cape Cod Art School con Henry Hensche, un rinomato pittore impressionista “High Key” che durante la sua lunga vita ha insegnato a centinaia di artisti, compreso Hans Hoffman. Sempre a Provincetown, incontra Joanette e Cedric Egeli, due ritrattisti che le propongono di vivere con loro ad Annapolis, scambiando il suo aiuto, come cuoca improvvisata, per le loro lezioni di ritrattistica. Rimarrà con loro per due anni e avrà la possibilità di studiare anche scultura con David Farrell. Nel 1990 viene introdotta dagli Egeli ad uno studio di Provincetown per fare ritratti a pastello al pubblico. Lavorerà in questo modo per 7 estati. Durante l’inverno, dal 1990, vive a New York dove frequenta per 4 anni la scuola Art Students League. Segue il corso di Pittura con Richard Pousette-Dart. In seguito studia Scultura con Nathaniel Kaz, Sidney Simon, Gary Sussman e Barney Hodes. E’ Nathaniel Kaz che, dopo l’espressione del suo desiderio di tornare in Italia, le consiglia di andare a vivere a Pietrasanta. Lì studia formatura presso lo studio di Rossano Luchinelli e modellatura con Marcello Giorgi. Nel 1996 torna a New York dove frequenta il corso di tecnica di fonderia del bronzo presso lo “Sculpture Center”. Nel 1998 Manuel Andrade Sousa Presidente dell’associazione Friends of Queen Catherine le commissiona il ritratto a figura intera di Caterina di Braganza , regina d’Inghilterra nel XVII secolo. Sempre per Sousa in precedenza esegue diverse copie ad olio dei ritratti d’epoca della regina, oltre che il ritratto del Presidente ONU nel 1996, Diogo Freitas do Amaral. Ritorna a vivere a Pietrasanta dove ormai si stabilisce e nel 1999 incontra Luca Battaglia col quale convive da allora. Nel 2000 entra a far parte del primo direttivo dell’associazione di artisti e scultori associati ASART. Lo stesso anno incontra un gallerista che le propone un contratto esclusivo per la produzione di dipinti e sculture secondo il principio del mercato “ne mostri uno, li mostri tutti”. Stefania cerca di trovare una soluzione che soddisfi il gallerista ma che le permetta di mantenere la coerenza con se stessa e con il suo lavoro precedente, ma senza riuscirci. Sarà comunque una lezione per la vita. Da ora in poi continua a lavorare, rifiutando in toto il principio del mercato dell’arte. Sempre nel 2000 studia per alcune settimane la tecnica del marmo con Nathaniel Kaz e Gino Lombardi. Nel 2002 ha il suo primo figlio, Libero. Nel 2003, grazie allo Studio Sem di Pietrasanta, progetta un rilievo e un mosaico di marmo eseguito poi in grandi dimensioni per “Mariner” Royal Caribbean Cruise Lines, USA. Nel 2005 ha la sua seconda figlia, Lena. Durante questi anni piuttosto impegnativi, predilige la pittura, tecnica che le permette di lavorare velocemente. Nel 2010 riprende a lavorare il marmo nello studio della sua amica scultrice Christien Sielcken. L’esperienza di madre e il parallelo coinvolgimento come attivista nel comitato cittadino che opera per la chiusura definitiva dell’inceneritore locale, la cambiano radicalmente, e conseguentemente cambia anche la forma del suo lavoro artistico, che realizza con materiali di riciclo o naturali.
Esposizioni collettive: Mostra finale, Accademia BB.AA., Bologna, “Arte Fiera”, (sezione Accademia) Bologna, “Art & Visual donne artiste”, Cervia, Ravenna (1986); “Biennale Giovani”,Faenza; “SUBUS”, sotterranei D.A.M.S., Bologna; “Artisti della città della mortadella”, Bologna (1987); “Biennale off ‘88”, Bologna; Biennale ’88 “No wall in Berlin”, Ufa-Fabrik, Berlin, Germany (solo nel catalogo)(1988); Esposizione di pittura, Art Students League, New York, N.Y., USA; “Member group show”, Provincetown Art Association, Provincetown, Massachusetts, USA (1991); Esposizioni di pittura e di scultura, Art Students League, New York, N.Y., USA (1992); Esposizioni di scultura, Art Students League, New York, N.Y., USA; “Portrait Show”, Wohlfarth Galleries, Provincetown, Massachusetts, USA (1993); “Studios exhibition”, Sculpture Center, New York, N.Y., USA; “Group exhibition”, Wohlfarth Galleries, Provincetown, Massachusetts, USA (1996); “International show”, Caelum Gallery, New York , N.Y., USA (1997); “Tea for two”, Bruxelles, Belgio (1998); “Le arti”, Volegno, Seravezza (Lu); “Omaggio dell’arte alla Vergine Maria”, Pietrasanta (Lu); “Studi Aperti”, Pietrasanta (Lu); “Soqquadro”, Pietrasanta (Lu); “Arte a Monteggiori”, Camaiore (Lu); “ASART Show”, Pietrasanta (Lu); “Studi Aperti”, Pietrasanta (Lu) (2000); “Asart Show 02”, Pietrasanta (Lu); “Flora artificiale in un parco naturale”, Montignoso (Massa)( 2002); “H&ART”, Pietrasanta (Lu); “Studi aperti”, Pietrasanta, (Lu)( 2003); “Roccart”, Pietrasanta (Lu); “Scolpire e dipingere il dono”, Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu); “Asart Show”, Capezzano Pianore, Camaiore, (Lu); “Migrazioni”, Palazzo Mediceo, Seravezza (Lu) (2004); “Migrazioni”, Palazzo Civico, Savona; “Roccart”, Pietrasanta (Lu) (2005); “Enolia”, Artco, Seravezza (Lu); “Attraverso la luce liberata”, U.I.L.D.M., Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu); “Home”, Sala delle Grasce, Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu) (2006); “Enolia”, Seravezza (Lu); “Master and Emerging Sculptors from Studio Sem”, University of Leicester, Inghilterra; “Dies Natalis”, Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu)( 2007); “Singolari”, Ex Convento Santa Chiara, Castellaneta, (Ta); “Una finestra sul mondo”, Museo Diocesano, AITA e Dietrolequinte Onlus, Catania (2009); “I colori della vita”, U.I.L.D.M., Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu) (2010); “DonnaScultura, Chiesa di Sant’Agostino, Pietrasanta (Lu) (2011).
Mostre personali: VV.AA.Centro Arti Visive, Rimini (1987); “Einladung”, Galleria Leonardo Caminetti, Monaco, Germania; “Stefania Brandinelli, Oli sculture ritratti”, Palazzo Gasparini, Mercatello sul Metauro (PU)( 1997 ); “Einladung”, Galleria Leonardo Caminetti, Amburgo, Gremania (1998 ); “Per le strade 1”, Pietrasanta (Lu) (1999); “Per le strade 2”, Pietrasanta (Lu); “Tre scultrici”, Sala del Granaio Grande, Altopascio (2001); “Sagome”, AlmaRosa, Forte dei Marmi, (Lu) (2002 ); “Per le strade 3”, Pietrasanta (Lu) (2003 ); “Volti”, Monteggiori, Arteficio, Camaiore (Lu) (2008 ), mostra per il 66° Anniversario della Festa di Liberazione, Marignana, Camaiore (Lu) (2011).
Scritti critici: Elisa Giannini: “Intermigrations”, nel catalogo della mostra “Migrazioni”, Seravezza (2004);“Per le strade”, in “Rd’A”, numero 0 (2007); Monica Dematté, in “Singolari” (2009), Claudia Menichini nel catalogo della mostra a Marignana (2011).