“LOOKING FOR MACBETH” A PALERMO: I RAGAZZI DEL LICEO SCIENTIFICO IN SCENA AL NUOVO MONTEVERGINI
Lo spettacolo “Looking for Macbeth”, dopo il successo avuto al Teatro Garibaldi di Modica, arriva al Teatro Nuovo Montevergini di Palermo, dove è stato inserito nel cartellone della IV rassegna di teatro, musica e danza “Anteprima(vera)”. Lo spettacolo andrà in scena il 16 aprile 2011 alle ore 21.15.
“Looking for Macbeth” ha rappresentato il punto di arrivo del laboratorio “Looking For Shakespeare”, realizzato dai ragazzi del Liceo Scientifico di Modica nell’ambito dei progetti Pon 2007-2013 e curato dalla regista e autrice Claudia Puglisi, affiancata dall’attrice Silvia Scuderi.
La “trasferta” palermitana sarà possibile anche grazie al contributo della Fondazione Teatro Garibaldi, che quest’anno ha inserito tre repliche dello spettacolo nell’ambito della rassegna “Ri.creazione”: “Tra la scuola e la Fondazione – commenta il tutor del progetto, il prof. Uccio Di Maggio– si è instaurato un sodalizio da due anni a questa parte, che, dopo aver reso possibile tre sold out dello spettacolo a Modica, rende oggi possibile quest’esperienza certamente straordinaria per i ragazzi, di misurarsi con il palcoscenico e con il pubblico di Palermo, nell’ambito di una rassegna qualificata come quella del Nuovo Montevergini”.
A portare in scena “Looking for Macbeth” sono 23 ragazzi dai 16 ai 19 anni che si misurano con un testo scritto per loro prendendo spunto dalla commistione e rielaborazione di due grandi opere: “Macbeth” di Shakespeare e “Noises Off” di Michael Frayn.
La qualità dello spettacolo è data anche lungo lavoro di scrittura che ha permesso di creare i personaggi in base alle caratteristiche e le peculiarità dei ragazzi che dovevano interpretarli. Un metodo che da qualche tempo sta sperimentando “la Compagnia prese Fuoco” in cui ideazione e scrittura vanno di pari passo con l’ipotesi di messa in scena: “L’idea –spiega la regista Claudia Puglisi- è quella di vedere subito in scena il testo appena scritto per capire come farlo proseguire. Il testo diventa così una creatura vivente al pari delle altre componenti del lavoro scenico. Uno degli aspetti più interessanti di questo lavoro risulta essere proprio la partecipazione completa dei ragazzi nel progetto”.
L’idea dello spettacolo è quella di giocare con i temi del mito, sempre nel massimo rispetto dell’opera, in una chiave ironica e surreale: “Lo spettacolo –spiega ancora la Puglisi- gioca attorno all’idea che Macbeth sia una tragedia innominabile, che ci sia una sorta di maledizione che ruota attorno a quest’opera. Protagonista è una compagnia alle prese con la rappresentazione dell’irrappresentabile. Tutte le difficoltà che gli attori incontreranno sono quelle che fanno parte del teatro: ansie e preoccupazioni, amori che nascono ed altri che finiscono, costumi ancora da cucire la sera della generale…. ma a volte in teatro succede che lo spettacolo voglia andare avanti ad ogni costo. Quasi come se i personaggi, spinti dal bisogno di esistere, facessero di tutto per riuscire ad andare in scena”.