FONDAZIONE TEATRO GARIBALDI MODICA
Il Teatro sensibilizza sul disagio mentale
E’ iniziata con un importante momento di approfondimento sul rapporto tra il teatro e il disagio mentale, l’attuazione del protocollo d’intesa tra la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. L’occasione è stata lo spettacolo “Benji”, andato in scena per le scuole della città e per il pubblico, preceduto da una conferenza dal titolo “Parole che raccontano, relazioni che curano”.
Sia la Fondazione Teatro Garibaldi, rappresentata dal Presidente Antonello Buscema e dal vicepresidente Enzo Ruta, sia il Dipartimento di Salute Mentale, rappresentato dal Direttore Francesco Sanfilippo e dal sociologo Alessandra Barone, hanno ribadito l’importanza di questa “unione” che, come si auspica, troverà presto uno sviluppo nella produzione di uno spettacolo del quale gli utenti del Dsm siano protagonisti.
Teatro come strumento terapeutico, ma intanto, innanzitutto, teatro come strumento di sensibilizzazione.
Nel monologo “Benji”, infatti, la schizofrenia è raccontata dentro una storia vera, o per meglio dire vera per il semplice fatto di essere possibile: il fatto stesso che la protagonista non abbia un nome, rivela come il disagio mentale non sia legato ad una storia personale, ma sia presente o possa esserlo nella storia di tutti, nella vita di tutti, e che bisogna essere preparati ad intercettare quei segnali che si manifestano prima che si arrivi allo stadio della malattia.
L’attrice Paola Di Meglio ha raccontato al pubblico le ragioni per cui si è intestardita ad ottenere i diritti per portare in scena questo testo di Claire Dowie, sconvolgente per l’immediatezza ma anche la profondità con cui ricostruisce le tappe del disagio mentale, il passaggio nei centri di cura come il manicomio e la comunità ma la cura, soprattutto, che si realizza nella relazione e infine nella ricostruzione, nella riappropriazione di sé stessi e del proprio progetto di vita.
Gli aspetti medici e terapici del disagio mentale sono stati analizzati, a partire dal testo, dallo psichiatra Gianmichele Fontana e dalla psicologa Valeria Conte.