Arianna Speciale nasce ad Alcamo nel 1980, cresce in un ambiente fervido di cultura, grazie al nonno pittore e poeta e al padre presepista. A sei anni scrive la sua prima favola dal titolo “La camicia da notte”. Sin da subito si appassiona all’arte e dopo la maturità classica conseguita a Palermo, decide di proseguire i suoi studi ad Agrigento dove si laurea in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi in Archeologia Cristiana. Vincitrice di una borsa di studio, si trasferirà all’esterno dove frequenterà il dipartimento di Scienze dell’antichità greche e romane di Amburgo; attività che le permetterà di migliorare la lingua e far parte di gruppi di studio multiculturali. Ha lavorato come Banqueting Advisor, curando gli eventi e la promozione di un Castello Chiaramontano nei pressi di Agrigento, ma ad un certo punto preferisce tornare nella sua città alla riscoperta di quelle antiche passioni che da sempre l’avevano accompagnata, rispolverando finalmente il gusto per narrativa ed immergendosi nei piaceri della scrittura. Il rapporto con suo nonno segnerà tutta la sua esistenza, passa molto tempo con lui in uno studio che “odora di vernice e colla”, osservando forme filtrate da una lente colorata fatta di pennelli e creta da modellare. La scomparsa di questa figura lascia in lei un vuoto incolmabile, che si rimarginerà, anche se mai del tutto, solo anni dopo. Ama il Teatro, gli animali e soprattutto la sua bellissima Palermo.
IL PITTORE DI MELOGRANI “Ritorno a Villa San Giorgio”
Il pittore di Melograni “Ritorno a Villa San Giorgio” è l’ opera letteraria di esordio di Arianna Speciale, il libro non risulta legato a nessun vincolo editoriale, proprio per scelta dell’autrice. La scelte di portare “in scena” tracce di delicato sentimentalismo e orme di vita vera vissuta, non meritavano forse d’essere sottoposte a nessuna politica commerciale o “ritocco” stilistico, decisione maturata al fine di poter nutrire il lettore solo d’autentici e originali contenuti.
I due protagonisti del racconto, un anziano pittore ed una bambina, risultano sin dalle prime battute personaggi forti che, seppur in antitesi per età e stili di vita, appaiono saldamente uniti in un’unica matrice: l’arte e la conoscenza, principi assoluti tesi come corde, sul quale saranno equilibristi del proprio destino. Il lungo sodalizio intellettuale verrà amplificato dal legame familiare che li unisce, quindi dall’essere nonno e nipote.
Un viaggio a piedi nudi lungo la strada dell’anima, un itinerario fiabesco che ruberà i segreti profondi di due esistenze sensibili e fragili e che distribuirà i colori sulle tele dei loro universi variopinti, sospese in lontananza sui cavalletti traballanti del tempo.
Nonostante lo stile semplice e lineare, l’autore assume particolare cura nella resa del dettaglio, offrendo immagini vivide, scorci paesaggistici naturali e minuziose descrizioni delle opere pittoriche citate nella storia.